sabato 28 febbraio 2009


PRESENTAZIONE LIBRO



Colletti Sporchi

di Ferruccio Pinotti e Luca Tescaroli

Il 'white collar crime' è un reato inafferrabile, eppure molto pericoloso per la democrazia perché corrompe il tessuto dei nostri rapporti sociali, dell'economia, del lavoro. Per smontarne i meccanismi, Pinotti e Tescaroli attraversano la storia più oscura del nostro Paese, raccontandone le vicende e interrogando la memoria dei protagonisti. In questa intensa ricostruzione, le voci di grandi magistrati, tra cui Caselli, Ingroia, Di Matteo, Petralia, Gratteri, si intrecciano alle parole dei collaboratori di giustizia, da Buscetta a Brusca a Cancemi. Alle riflessioni dell'economista Loretta Napoleoni fanno da contrappunto il pensiero del banchiere Giovanni Bazoli e del direttore di "Foreign Policy" Moisés Naim. Il quadro che ne emerge è inquietante: è nella zona grigia il vero terreno della lotta per la legalità.


SABATO 7 MARZO 2009

ORE: 20.30


Aula Magna di Giurisprudenza (PALERMO)


Via Maqueda

martedì 24 febbraio 2009


"Noi dobbiamo fare
democrazia dal basso"


Le parole di Beppe Grillo a Chiaiano.

Non aggiungo altro, ma vi mando subito
a guardare il video tramite link.

Clicca qui per vedere il video


Finestra su Enna:


Arrestati per spaccio di droga i titolari del pub "I vecchi tempi";

Possibile riapertura della miniera di Pasquasia;
(Abbiamo l'occasione di capire se siamo o no il cofanetto porta gioie radioattive)

Enna aeroporto intercontinentale per voli diretti con la Cina. Investimento 250 mln

Questa notizia merita due paroline (e qualche interrogativo) in più:

Primo enigma.
Che ce ne facciamo di un aeroporto privato, costosissimo, utilizzabile per accogliere solo cittadini cinesi?

Secondo enigma.
Ricordandoci l'Europa (di cui fortunatamente facciamo parte, anche se a volte sembra di no): potrebbe essere una pubblicità valida per prendere qualche voto, intascare finanziamenti, tramutare i favori (ricevuti dai politici) in lavori?

Terzo ed ultimo enigma.
Siamo sicuri di non generare una Joint venture tra Cosa Nostra e Triade?

"A volte la fantasia supera la realtà, ma pensare al peggio (per prevenirlo) è sempre meglio".

domenica 22 febbraio 2009



In una felice cittadina, nel centro di un'isola, la vita procede tranquilla.

Gli anziani ricordano i vecchi tempi (migliori degli odierni),
gli adulti lamentano il presente (ma solo nei bar)
e i giovani sanno che il loro futuro non esiste, ma continuano a sperare
bevendo un birra al fico (birra tipica del paese).

Ed i bimbi? Dove sono i bimbi?...

Tempi duri per le nascite.

Quei pochi bimbi nati (secondo l'anagrafe) non si vedono per strada:
i giochi virtuali sono migliori dell'aria all'aperto, lo dicono anche in tv.

Nella più totale tranquillità, il paese è governato
(in maniera democratica, PD: Più che Democratica) da poche persone.

Tutti se la passano bene:

"Si mangia e si fa mangiare" - dicono gli anziani;

"Questa è la vita, bisogna chiedere un aiutino a qualcuno se vuoi campare" - ribattono gli adulti;

"Non lo so... Rossa da 40? (la birra al fico)" - i giovani.

I bambini ancora non hanno le idee molto chiare,
ma sanno che diventare velina o calciatore è difficile
e quindi ripiegano su cantanti, ballerini e artisti da tv.



Ops!!...


Il bimbo dorme già...

Continuerò la prossima volta...

sabato 21 febbraio 2009

Nelle puntate precedenti



Avevo intenzione di aggiornare giorno per giorno questo blog.

Sono mancato (a me stesso... dato che io me la scrivo e io me la leggo), in questi giorni, a causa del periodo esami: non ancora concluso...

Gli eventi che ci riguardano, in quanto cittadini coscienti, sono tanti:

La Propaganda Due, che sta per essere conclusa in tutti i suoi punti, è a regime;
ascolta e guarda Clicca qui

Il Tribunale di Milano condanna David Mills a 4 anni e 6 mesi: corrotto con 600 mila dollari provenienti dalla Fininvest di Berlusconi per testimoniare il falso in due processi a carico di Berlusconi;
Leggi qui (Mills di questi giorni di Marco Travaglio)

Il segretario del partito democratico Walter Veltroni si dimette;


E voglio inoltre ricordare (a me stesso) delle notizie locali:


Enna. Riaperti i gabinetti pubblici di piazza Vittorio Emanuele


Enna. Sala Cerere piena per il convegno dell’Associazione Fendinebbia


Volendo dare un'opinione generale in pochissime parole...

In altre parole...

Siamo in piena crisi (e non mi riferisco solo a quella economica)

sabato 7 febbraio 2009

Le intercettazioni

Il nuovo testo che è stato presentato alla commissione giustizia con gli emendamenti del governo, stabilisce sostanzialmente quattro cose:


La prima cosa è chi dovrà disporre queste intercettazioni...

Oggi il pubblico ministero chiede al GIP l'autorizzazione ad intercettare Tizio e Caio su tutte le loro utenze – casa, cellulari -, il GIP valuta, autorizza l'intercettazione che può durare quindici o venti giorni al massimo e se si vuole proseguire, o perché si spera che dicano di più, che comincino a parlare, che proseguano a dire cose interessanti com'è stato nel primo periodo, il GIP valuta e, se ritiene che ci siano gli elementi, concede la proroga. Può concedere varie proroghe: se un'indagine dura sei mesi è assurdo che le intercettazioni non possano durare sei mesi, anche perché molto spesso i reati sono prolungati, durano a lungo. Non c'è nessun criminale che si dia un termine ultimo per un reato.

In futuro non basterà un GIP soltanto, ci vorrà un collegio di tre giudici per disporre le intercettazioni.
Se ci sono venti magistrati in tutto il tribunale, come se ne fa a trovare uno che fa il GIP, uno che il Gup, tre che fanno il riesame, tre che fanno le udienze e ora addirittura altri tre al posto di uno che decidono sulle intercettazioni.

Risultato: diventerà incompatibile perché verrà ricusato: “tu non puoi decidere sulle mie intercettazioni perché mi hai già arrestato. Non puoi decidere sul mio arresto perché mi hai già intercettato. Non puoi decidere sul sequestro delle mie carte, perché hai già deciso sulle mie intercettazioni. Non puoi giudicarmi in aula, perché eri il mio GIP”. Si crea un intrico di incompatibilità per cui si creerà la paralisi completa in quel tribunale e non si riusciranno a trovare tre giudici che non si siano occupati del caso affinché possano decidere sulle intercettazioni, sugli arresti, sul processo.


La seconda cosa è la durata...

Oggi la durata è quella che decide il GIP in base alle richieste del pubblico ministero e in base a quello che viene fuori dai primi quindici giorni di intercettazioni: si decide se andare avanti o se fermarle.

La nuova legge stabilisce che si potrà intercettare fino a un massimo di quarantacinque giorni, e si potrà avere solo nei casi estremi un ultima proroga fino a sessanta giorni. Salvo casi di mafia e terrorismo.


Il terzo fatto: i posti dove si potranno fare le intercettazioni...

Saranno solo posti – parlo delle ambientali, quando si mette la cimice dietro il televisore, sotto il sedile della macchina, dentro la valigia, appiccicata alla giacca – dove si ha il fondato sospetto che si commettano dei reati.

Oggi non è così.

In futuro se non si ha un elemento concreto che in un certo posto sta per svolgersi un crimine non si potrà più mettere la microspia.


Il quarto punto: quando si possono disporre le intercettazioni...

Oggi, il giudice dispone l'intercettazione su richiesta del pubblico ministero soltanto se ci sono elementi che fanno giudicare quella intercettazione indispensabile per il proseguimento delle indagini.

In futuro non sarà più così: occorreranno “gravi indizi di colpevolezza” a carico della persona da intercettare. Vuol dire che per intercettare X devi già sapere che X è colpevole. Per intercettare, in un'indagine di omicidio o sequestro di persona, devi già conoscere il colpevole puoi intercettare soltanto lui.


In altre parole...
se devi trovare il colpevole prima di intercettarlo quando chiedi di intercettarlo il GIP ti dirà che non è indispensabile per il proseguimento delle indagini. Non si intercetta mai!



Fonte: http://www.beppegrillo.it/ _ Marco Travaglio: Passaparola

lunedì 2 febbraio 2009

Il Magnifico


Conoscete quest'uomo?...


Beh... io non direttamente e sono felice di non conoscerlo...

Ma voglio presentarverlo...


Perchè?...


Leggete sotto...


Salvo Andò (Giarre, 13 febbraio 1945) è un politico e giurista italiano.
Esponente di primo piano del Partito Socialista Italiano, è stato deputato nella VIII (1979-1983), IX (1983-1987), X (1987-1992) ed XI (1992-1994) legislatura e Ministro della Difesa nel primo governo Amato.
Dopo lo scioglimento del Partito Socialista Italiano è rimasto nell'area socialista, promuovendo la nascita (1998) dei Liberalsocialisti, movimento poi confluito (2003) nei Socialisti Democratici Italiani, divenendo presidente della Commissione per il programma dello SDI e componente della Direzione della Rosa nel Pugno.
Nominato professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l'Università di Catania nel 2005, è stato eletto rettore dell'Università Kore di Enna già nel 2004. È anche docente presso l'Università San Pio V di Roma.
Attualmente è membro del Partito Democratico.





Nel contesto del periodo di Mani pulite degli anni novanta, è stato processato dal Tribunale di Catania per voto di scambio con il clan mafioso «Santapaola»: il procedimento, durato 7 anni, è terminato il 6 giugno 2000 con la prescrizione. Il pubblico ministero aveva concluso la requisitoria definendo il reato provato, ma caduto in prescrizione trattandosi di fatti del 1989. In relazione a questi avvenimenti, il 13 luglio 1991 l'onorevole Andò presentò ricorso con richiesta di provvedimento di urgenza al pretore di Roma dott. Bejardi, di inibizione alla diffusione del libro "La Mafia comanda a Catania 1960-1991" di Claudio Fava e la richiesta di annerire parti del libro che determinarono la sua denuncia. Pertanto la quinta edizione del 1992 uscì mutilata dalle parti che formano oggetto di esame giudiziario.



Inoltre, è stato rinviato a giudizio per una vicenda di tangenti relative alla costruzione del Centro fieristico le Ciminiere di Catania. Per questo procedimento il 5 dicembre 1995 Andò fu condannato insieme all'ex presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi e all'ex leader andreottiano Nino Drago; successivamente la sentenza fu annullata con rinvio (il 30 settembre 1999) dalla Corte di Cassazione. Nel corso del secondo Appello è intervenuta la prescrizione, grazie anche alle attenuanti generiche. Nel 2004 la Cassazione conferma la prescrizione affermando tuttavia che i fatti oggetto del processo sono stati provati.


In altre parole...
C'è chi lotta la criminalità e c'è chi: "ne possiamo parlare"...
Addio Giuseppe Gatì...

Inizierò il mio blog ricordando Giuseppe...
Non lo conosco e non lo conoscerò mai, purtroppo...
Ma una cosa ci terrà uniti: la denuncia, il contrasto e la resistenza contro le ingiustizie e il malaffare nella nostra terra!!!...

"Viva Caselli!!! Viva il Pool Antimafia!!!..."

Grazie Giuseppe Gatì.

Un abbraccio ai tuoi cari