lunedì 24 agosto 2009

Questo non è misero Destino...
Lo definirei vile Interesse...


Si parla di Povertà e Ricchezza, distribuite rispettivamente nel Sud e nel Nord del Mondo. Condizioni e limiti evidenti di una larga parte della popolazione mondiale che sorregge il peso delle regole dettate da pochi uomini di Stati economicamente forti (o di potenti gruppi multinazionali) perchè ciò, a detta loro, giova all'intera Economia Mondiale. Così gli Stati Ricchi (del Nord del Mondo) hanno predisposto, per i Paesi del Sud del Mondo, delle Politiche di Cooperazione allo Sviluppo: Programmi, Progetti, Crediti di aiuto e Doni.
A partire dagli anni '60 tutti i Paesi donatori si erano impegnati a destinare lo 0,7% del proprio PNL (cioè della ricchezza prodotta annualmente) alla cooperazione allo sviluppo. I dati sono ancora distanti da questa meta e il livello degli aiuti è sceso nel corso degli anni '90 (in media, i Paesi donatori danno lo 0,24% del PIL, l'Italia ancor meno, lo 0,16%). I bilanci nazionali dei Paesi donatori sono sotto pressione, la riduzione del ruolo pubblico e il processo di globalizzazione economica mettono in discussione il ruolo della cooperazione allo sviluppo; ci si illude (nel migliore dei casi) che i flussi finanziari privati potranno sostituire quelli pubblici, quando è invece evidente che i privati, legittimamente, non hanno interesse a operare nei Paesi più poveri. Ogni anno, i Paesi industrializzati e le organizzazioni internazionali trasferiscono risorse e realizzano progetti nell'ambito della cooperazione allo sviluppo per circa 50 miliardi di dollari. Molto, ma davvero molto, di meno di quanto i PVS restituiscono ai Paesi industrializzati ogni anno come rate per ripagare i prestiti: complessivamente, i PVS pagano tra i 250 e i 300 miliardi di dollari di servizio del debito (almeno 5 volte quanto ricevono in aiuti). La stessa cifra - circa 250 miliardi di dollari - indica le risorse private che vanno dal Nord ai PVS: purtroppo si tratta di risorse destinate a pochi PVS, mai a quelli più poveri dell'Africa.

In Altre Parole: "Aiutiamo chi ci aiuta a mantenere le cose pressochè identiche: Nord Ricco e Sud Povero"


Tratto da: Aiello Carlotta et al. (2005), Manuale di Formazione. Le nuove opportunità della cooperazione decentrata, OICS, Roma, p. 10.

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