Capisco bene il dolore e la rabbia di chi subisce una sofferenza immensa ed incolmabile, e così mi chiedo: “ma è veramente questo il modo più
umano che conosciamo per combattere gli atti inumani? Cosa intendiamo
dimostrare, o speriamo di ottenere, con questa istituzione?” Io credo che
bisognerebbe riflettere su tutto ciò e non fare finta di niente, smettendola di
pensare stupidamente che l’argomento non ci appartenga. Penso che si possa
trovare un modo più umano o quantomeno provare a fare qualcosa di più onesto
per compensare la disonestà. E per tutti quelli che sostengono che non c’è
alternativa, perché altrimenti si tornerebbe a vivere nella giungla, o nel far
west, dove il più debole viene fatto fuori dal più forte. A tutti loro dico di
farsi un giro tra i cancelli delle loro inevitabili strutture ed aspettare il
giorno in cui un uomo o una donna uscirà di lì, per chiedere loro se stavano
tra i più forti o tra i più deboli, perché in fondo la nostra paura della
giungla loro la conoscono bene, poiché l’hanno vissuta sulla loro pelle. Ed infine,
vi invito a chiedere scusa, per tutto quel tempo, della loro infelice vita, che
gli abbiamo rubato, perché eravate convinti che tutto ciò fosse giusto e
necessario.
In Altre Parole: credo che la galera sia una delle bassezze
più grandi del genere umano.
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