giovedì 27 maggio 2010


Salutiamo la pensione ma Lottiamo più di prima




Firmate per i tre quesiti Referendari promossi dal Forum dei Movimenti per l'Acqua Pubblica nelle piazze italiane...
Situazione dell'Acqua ad Enna


Se i dati dell'articolo di Repubblica.it sono veri o veritieri, non importa la perfezione in percentuale ma l'andazzo complessivo, questo ha un senso... Sui giovani graverà il peso delle scelte sbagliate di chi c'ha governato in passato e di continua a governare, curandosi (ieri come oggi) prevalentemente del proprio interesse personale ai danni della collettività. Riportando una parte del testo dell'articolo, è doverosa una considerazione: "Nessun titolo di studio sembra in grado di proteggere i giovani dall'impatto della crisi. La flessione dell'occupazione per chi ha un titolo di studio non superiore alla licenza media è particolarmente critica (-11,4 per cento), ma rimane rilevante anche per i diplomati (-6,9 per cento) e per i laureati (-5,2 per cento). Tanto che il tasso di disoccupazione giovanile in Italia (25,4 per cento) è più del triplo di quello totale (7,8 per cento) e più elevato di quello europeo (19,8 per cento)".
Tutto questo non è casuale, anzì posso dire con certezza che è merito della nostra classe politica e dirigente, che si è limitata a non opporsi alla svendita dei Diritti importantissimi: il Lavoro, L'Istruzione, La Sanità... nel nome del liberismo soft (di sinistra) ed hard (di destra).

A questo punto vi chiederete: "ok ed allora? Cosa facciamo?" Bene, purtroppo non ho una soluzione in mano, altrimenti mi sarei candidato, però posso consigliarvi di cominciare a farvene una ragiona su quel che ci aspetta e Lottare Uniti e con Forza affinché non ci vengano portati via quei Diritti conquistati con Tanta Forza dalla Gente Coraggiosa che c'ha preceduto.

Lottare significa avere dei nemici da combattere per il raggiungimento dello scopo... quindi è bene ricordarvi, visto che a breve sarete chiamati (io non ci sarò) a mettere un'ingenua crocetta su un pezzo di carta, che in Sicilia la mafia (dalla bassa manovalanza ai colletti bianchi) è un freno molto grande che non permette l'attuazione dei Nostri Diritti... Così, chi vuole combattere seriamente la mafia non beve neanche un caffè assieme ad uomini che in passato cercavano di fare affari con mafiosi...
La regola del "Ci conosciamo tutti e siamo tutti amici" deve finire... e lasciare il posto ad un'altra Norma Comportamentale, secondo me Doverosa, che recita "Noi dobbiamo lavorare insieme per migliorare la nostra condizione quotidiana, ma se tu vuoi conteporaneamente farmi credere di fare i nostri interessi ed essere amico di chi non fa i nostri interessi... allora non ci sto, non mi prendi per il culo e non ti stringo neanche la mano".


In Altre Parole: "Chi ha orecchie per intendere intenda... Chi no... gli do una mano. Parlo delle persone candidate nel Pd ennese che conosco, che si dichiarano Antimafia, ma che alla fine sostengono che Crisafulli è pulito penalmente o comunque lottano con il Pd per combatterlo dall'interno... Scusate il paragone, più che altro per l'animale che potrebbe offerdersi, ma è più pulito un maiale e poi nella lotta ci si macchia di merda".


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Oggi voglio ricordare: Giovanni Grifò

Ucciso dalla mafia e dallo Stato nella Strage di Portella della Ginestra 1 maggio 1947.






Non so perchè è spuntata la pubblicità sotto...
Se qualcuno sa dirmi come si disattiva lo ringrazierei tanto.

domenica 23 maggio 2010

L'occasionale, puramente simbolico e partecipatorio
atto del voto...



"Chi ha in mano il potere ci vuole semplici spettatori passivi... e non c'hanno dato nessun altro diritto di scelta a parte, l'occasionale, puramente simbolico e partecipatorio atto del voto...
vuoi il burattino di destra? o vuoi il burattino di sinistra?..."


(Waking life, film di Richard Linklater)

A breve, 30 e 31 Maggio 2010, ci saranno le elezioni comunali nella mia Città (Enna)...
Non perderò del tempo con commenti sui programmi politici, vi invito solo a conservare in un cassetto questi programmi e rileggerli una volta al mese... è un piccolo indicatore, in itinere, per capire quanto ci stanno prendendo per il culo.

Detto questo, e tenuto conto del titolo del post, sento di dover fare delle considerazioni sulle parti politiche che si presenteranno fra pochi giorni...
Non voglio minimamente toccare i candidati di destra o centrodestra, i loro simboli (Mpa, Pdl e Udc) sono sufficienti per spiegare i probabili futuri mille disastri, nel caso in cui vincessero, e così mi limitero a focalizzare la mia analisi sui candidati di centro sinistra... Sarò rapido e diretto, anche perchè non c'è poi molto da dire.



Se vi è piaciuta l'amministrazione comunale precedente (ad oggi, l'attuale), allora dovete per forza di cose votare il Pd di Vladimiro Crisafulli detto Mirello, che è stato concesso in leasing a Paolo Garofalo.





Se non vi è piaciuta l'amministrazione comunale, allora potete votare la lista civica Enna al Centro...



Se fossi stato ad Enna, nel giorno delle elezioni, avrei votato per Enna al Centro (il male minore) per questi motivi:

1 _ La flessibilità della Lotta alla mafia del Pd;

2 _ Il danno economico subito da noi cittadini (22 milioni di euro) sulla gestione dei rifiuti (EnnaEuno S.p.A.) provocato dalla nostra classe politica (sulle responsabilità individuali si pronuncerà la magistratura competente);

3 _ L'Acqua ad Enna è gestita Solo per Affari (S.p.A.).



In Altre Parole: "Siamo "liberi" di scegliere di che morte morire..."



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Oggi voglio ricordare: Emanuele Busellini


Campiere presso il comune di Monreale (Altofonte _ 31 luglio 1908 - Monreale _ 1 maggio 1947). Scomparso in seguito alla Strage di Portella della Ginestra (Strage di mafia e di Stato).
Dal rapporto dei carabinieri di Altofonte sulla scomparsa di Emanuele Busellini, si legge: "si ha motivo di ritenere il Busellini, persona di buona moralità, imbattutosi casualmente col gruppo di armati che poco prima aveva fatto la strage a ""Portella della Ginestra" sia stato dagli stessi catturato e portato via, allo scopo di evitare un loro eventuale riconoscimento. A tutt'oggi non si conosce la sorte del campiere Busellini".

Emanuele Busellini, incontrato casualmente mentre i criminali stavano ritornando alle loro case, dopo l’eccidio, fu riconosciuto dal Ferreri e da questi freddato con un colpo di pistola al cuore. Quindi la povera guardia campestre fu gettata in una foiba, da dove fu tirata fuori il 22 giugno 1947, altro giorno di stragi (assalti contro le Camere del Lavoro della provincia di Palermo).



giovedì 20 maggio 2010


Vi racconto la Grecia



Una mia amica greca, che ringrazio tanto ed alla quale auguro un Buona Lotta e Tanto Coraggio, mi ha inviato una mail, nella quale ha risposto a delle semplici domande che le avevo posto a suo tempo, e narra la strada che ha portato la Grecia alla situazione attuale.


"Così, amici Spagnoli ed Italiani, è tempo di rispondere alle vostre mail. Non ho risposto finora, perché le cose stanno cambiando molto velocemente. Ma adesso ho visto come i media esteri presentano la situazione greca MOLTO più grave rispetto alla realtà. L’economia della Grecia è in una brutta situazione, ma non ci sono ancora problemi per la sicurezza delle persone. Le proteste non sono mai state rare in Grecia. C’è sempre qualcosa da chiedere per migliorare la propria vita. Questo mostra la salute, la forza e la libertà della gente che dichiara le proprie rivendicazioni, il coraggio e la speranza affinché loro possano FARE qualcosa per cambiare in meglio.

Negli ultimi mesi il numero delle proteste e degli scioperi è aumentato, sebbene la maggioranza delle persone, all’inizio, era contro le misure economiche, si è oggi resa conto che non ci sono più soldi. Adesso siamo tutti arrabbiati e pensiamo che questi cambiamenti sono ingiusti e sicuramente cattivi. È quindi importante che i fatti siano così intensi ad Atene. Nel resto del Paese, anche a Salonicco (la seconda Città più grande) ci sono proteste senza importanti sommosse.

Gli ultimi fatti, l’incendio della banca nella quale c’erano dentro tre persone, sono stati atti estremi di una minoranza che non ha un supporto politico, nessun altro farebbe ciò (inclusi gli anarchici).

Nei giorni seguenti ad Atene c’è stata una nuova protesta pacifica contro le misure economiche E contro l’incendio. Come potete immaginare, la gente parla molto di più dell’incendio alla banca, rispetto alla protesta. Così in questi giorni la situazione è più tranquilla, ma sono sicura che ci saranno nuove proteste. Ci sono sempre quelli che danneggiano il carattere delle proteste, ritenendosi ribelli, ma molte persone pensano che quello sia stato un omicidio voluto da provocatori. Secondo le dichiarazioni di un responsabile anonimo dei lavoratori, che ha pubblicato il tutto su internet, i lavoratori erano stati costretti a rimanere lì quel giorno, pena il licenziamento. La polizia che normalmente proteggeva la banca era andata via e l’edificio era inappropriato. Non posso essere sicura di tutto ciò ma, secondo me, quanto sostenuto dal responsabile anonimo è possibile e quindi si è architettata la morte di tre impiegati per accusare le azioni della protesta. È un disastro per tutti quanti scegliere questo genere di azioni per la protesta.


Detto questo, cominciamo dall’inizio. Nel 1893 la Grecia ha vissuto per la prima volta (speriamo anche l’ultima) la Bancarotta con Charilaos Trikoupis. Dopo abbiamo avuto la dittatura del 1936, la guerra del 1940, la guerra civile e la dittatura tra il 1967-1974.

1974: inizia un nuovo periodo con il governo di Konstantinos Karamanlis (ricorda il nome).

1981: Andreas Papandreou (ricorda anche questo nome!) viene eletto come Primo Ministro, leader di PASOK, del partito socialista. Questo governo voleva creare il “welfare state”, che non esisteva in Grecia, e così iniziò a distribuire denaro per creare la classe media. Lo scopo venne raggiunto, ma molto denaro fu sperperato ed anche “rubato” da politici e non solo.

Un grosso scandalo economico investì il Primo Ministro e nel 1989 il partito Nea Dimokratia (corservatori) ed i partiti di sinistra (inclusi i comunisti) collaborarono contro PASOK per creare un governo comune.

1990: Nea Dimokratia alla fine vinse le elezioni ed aumentò i problemi che ancora oggi esistono in Grecia (come la questione della F.Y.R.O.M., che voi conoscete come Macedonia, e che la Grecia non riconosce).

1993: PASOK vince nuovamente le elezioni (A. Papandreou) e nel 1996 (quando Papandreou muore) K. Simitis diventa il Primo Ministro (PASOK) ed inizia a ridurre l’inflazione con la propria politica economica. Alla gente non piace perché inizia a mutare la politica del partito PASOK.

2004: i Giochi Olimpici di Atene sono percepiti come dannosi. Molto denaro viene speso, senza alcun cambiamento in meglio della realtà.


2003-2009: Nea Dimokratia, vince di nuovo, con Kostas Karamanlis (il nipote!) come Primo Ministro. In questi anni il suo Governo è stato connesso a grandi scandali economici che hanno fatto indignare la gente. Lo scorso anno un ragazzo di 15 anni è stato assassinato dalla polizia e da quel momento parte la grande crisi sociale (a parte l’economia) del Paese.


2009: il partito PASOK viene rieletto con Giorgos Papandreou (il figlio!).

Durante tutti questi anni ci sono stati scandali economici. Io penso che il governo di Kostas Karamanlis (2003-2009), abbia dato il meglio di se in questo settore, inclusi i fondi esteri, intercettati, della chiesa e degli affari politici. Il problema più grande della Grecia è l’alternanza dei soliti due partiti al Governo, che è un problema di famiglie! Il PASOK ha iniziato 30 anni fa come partito socialista, ma oggi è molto diverso.

L’economia soffre perché la gente non paga le tasse (illegalmente), la chiesa non paga le tasse (legalmente), i politici hanno sfruttato la situazione. La Grecia non è mai stata potente, né tantomeno ricca. Tempo fa, compagnie estere hanno collaborato con i politici per ottenere maggior potere sul mercato greco. Per esempio la Siemens ha “finanziato” entrambi i partiti politici, PASOK e Nea Demokratia. La Goldman Sachs ha presentato il debito greco basso di modo che non esplodesse la situazione, e così la Grecia ha preso in prestito molto denaro dal mercato. La stessa azienda adesso aiuta a mantenere la "fama" dell’economia greca più bassa possibile, di modo che i prestiti abbiano un alto interesse. Anche Germania, Francia e Stati Uniti che sono quelli che vendono armi alla Grecia (2,8% del bilancio nazionale). Anche ora con il Fondo Monetario Internazionale, la Francia insiste sul fatto che i contratti concernenti l'acquisto di armi che la Grecia ha stipulato con essa, devono essere mantenuti e pagati. Non sono sicura circa l'ammontare reale del debito, ma il debito reale non è così tragicamente diverso da quello di 10 anni fa, secondo gli analisti stranieri. Guardiamo la Germania (che non ha mai pagato i danni della guerra) che rifiuta il prestito di denaro, perché i mercati non hanno "fiducia" della nostra economia. Così ci hanno chiesto di adottare misure per riottenere la fiducia. Quando sono arrivate le prime misure la gente ha reagito con scioperi, ma non con molta forza perché sentivano che la situazione era grave. Ma dopo le misure, che non prevedono tassi di interesse in diminuzione (la Germania ha chiesto un tasso del 6 o 6,5%!), hanno deciso di dare un supporto (intendo un prestito, naturalmente, alla Grecia), ma solo a condizione che il FMI sia incluso. Infine, questo supporto è avvenuto con circa 110 miliardi (10 andranno alle banche. L'anno scorso la banca ha preso 28 miliardi dal governo precedente. Non li abbiamo mai più visti ...!). Un terzo sarà del FMI, con circa il 2,5% di interessi e 2 / 3 da parte della comunità europea con il 5% di interessi.

Allora, perché questo accade oggi? Prima di tutto, a noi greci hanno fatto perdere la fiducia nei confronti dei nostri politici e dei nostri stessi cittadini, che votano e pagano le tasse. In secondo luogo, la Grecia ha il ruolo di "esperimento". Puntando verso l’euro, i mercati ci costringono a peggiorare. Con l’euro che scende, il dollaro diverrà la moneta unica potente, e la Germania, come paese di esportazione, beneficerebbe l’aumento delle sue vendite. Portogallo e Spagna possono essere i prossimi paesi.


Sull'Informazioni data alle persone, credo che i media greci non siano cambiati molto. In Grecia c’è la tv nazionale (3 canali), che naturalmente presenta la situazione in modo più o meno modesto ... ... c’è poi la tv privata (5 canali). Per qualcuno che legge le notizie anche in altri siti Internet alternativi, è più facile capire ciò che i media vogliono dire. Comunque i media greci danno un quadro generale della situazione. Non è come in Italia, qui si può parlare “liberamente”, ci sono ancora i giornalisti con la propria opinione. Io seguo le notizie, ma leggo anche i giornali ed internet. Non possono nascondere alla maggior parte dei Greci i provvedimenti, ma come ho spiegato in precedenza la stampa estera ha speculato sulla morte nello sciopero del 05 maggio per dare quella immagine della Grecia. Così come l’immagine della Grecia va giù, anche l’economia. Il governo bulgaro ha chiesto ai propri cittadini di non visitare in questi giorni la Grecia perché il paese è pericoloso (fatto ironico, visto che i greci pensano che la Bulgaria sia un luogo pericoloso per la sua cattiva economia) e in un giorno un gran numero di viaggiatori provenienti dall’Inghilterra hanno cancellato i loro voli. Penso che i media stranieri presentino la situazione molto più pericolosa e grave di quanto non sia realmente per la nostra vita quotidiana.
La crisi sociale è più grande anche perché le misure economiche non sono le sole. In questo brutto momento, il Ministro dell’Istruzione sta cercando di cambiare le cose nel suo settore. Si tratta di modifiche che non avrebbero mai potuto salvare lo Stato dal debito (la riduzione degli insegnanti nelle scuole) e che faranno molto più danno all’istruzione (30 bambini in una classe, la valutazione di un insegnante eseguita da 3 persone in grado di proporre anche il suo licenziamento). Così gli insegnanti scioperano anche per questo.

Anche il primo ministro ha dichiarato la sua opposizione alle misure economiche che vengono imposte dal Fondo monetario internazionale e dell’Europa. Credo che le misure ci vogliano, ma non credo che queste possano essere l’unica soluzione.

Penso che le misure sono troppo rigorose e selvagge. L’economia non andrà meglio, almeno non negli anni seguenti. Le persone saranno così impaurite nello spendere che il mercato greco sarà sempre peggio. E’ vero che i prezzi sono più elevati negli ultimi anni e questo non è un problema dovuto dal FMI (ma sostanzialmente dalla politica di Nea Dimokratia). Ma le nuove modifiche sono inedite, veloci e dure (per esempio le imposte sui prodotti "non necessari" per il 18%. Nea Dimokratia le ha portate al 19%. Ora stanno al 21% e diventeranno del 23%. Per i prodotti necessari, come il latte, si è passati dal 10% all’11%). Ogni tanto vengono annunciate nuove misure (stanotte sono in attesa di sentire le novità circa le pensioni). I prezzi saliranno.

Per la prima volta non riesco a immaginare il futuro. Non posso nemmeno sognare perché non vi è alcun obiettivo specifico! Lo scorso anno la gente ha chiesto le elezioni. Questa volta che cosa stiamo chiedendo? La punizione dei politici che ci hanno portato a questo punto. E poi? Il governo ha già votato per il FMI. Anche senza di esso non ci sono altre proposte significative. Abbiamo usato per dire “andiamo insieme per le strade”. Ora siamo tutti in strada e sento un po’ di paura. Penso che sia più una questione di politica economica (europea e americana). Ancora una volta le banche sono le prime a prendere i soldi, ancora una volta la chiesa (abbastanza ricca) non paga abbastanza tasse. Ed è per questo che non posso immaginare quale sarà la prossima mossa. Credo che il fallimento sia meno probabile.
Ci sono ancora persone che non sciopero, ma sento che la massa è pronta ad esplodere! E non so dirti se questo sarà un bene o un male. O il sistema politico si rompe e si riparte dall’inizio o... cosa? Non so se ci sarà la prossima Argentina, se noi, il popolo, saremo pronti a prendere la situazione nelle nostre mani. Comunque non ci siamo ancora. Alla fine troveremo un modo per sopravvivere. Non importa che cosa, mi sento fiduciosa. Non vi è altra alternativa.

Mentre sul rapporto tra Grecia e Italia, Enzo, la gente pensa agli italiani in modo amichevole, perché abbiamo molte cose in comune come paesi del sud Europa. Molti giovani si recano in Italia per studio (di solito in facoltà che sono difficili da frequentare in Grecia, come la medicina). Penso che la nostra economia è messa peggio, ma in Italia i problemi della politica sono più gravi a causa della mafia. Qui il terrorismo è stato tradizionalmente “di sinistra”, contro i politici, senza chiedere denaro, ecc. Ed io, che ho buoni amici lì, ho sempre amato l’Italia e pensato che forse avrei potuto vivere lì per alcuni anni.


Spero di essere stata chiara. Voglio davvero che gli stranieri conoscano meglio cosa sta succedendo, perché penso che siamo al centro di un bruttissimo bersaglio e che non è possibile restare qui soli a lungo. Io non me lo auguro, ma credo che passerà molto tempo.
Ho paura... ma dobbiamo essere forti!"


Elenìca



In Altre Parole: "Buona Lotta alla Grecia... e chi sa se la nostra lotta arriverà a breve a quei livelli..."

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Oggi voglio ricordare: Nunzio Sansone

Ucciso dalla mafia il 13 febbraio 1947 a Villabate (Palermo).






domenica 9 maggio 2010

L'Articolo 50 della Finanziaria Sicilia, sulla Gestione Integrata del Servizio Idrico,
NON RIPUBBLICIZZA UN BEL NULLA



Lo spiega, con una mail, Luigi Meconi del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

Cari amici della Sicilia – salviamo l’acqua bene comune e non merce – salviamo i beni comuni - salviamo i Comuni.


Il vostro Consiglio Regionale mi sembra che non vi abbia capito.


Questo articolo 50 sulla Gestione Integrata del Servizio Idrico della finanziaria 201
0 Regione Sicilia sembra aria fritta. Forse peggio.

Il quadro generale del confuso legislatore nazionale mira al passaggio del SII a competitività e concorrenza, cioè al mercato (ultima norma, l’articolo 23-bis…). Con lo Stato, o il Pubblico, Regolatore (l’Autority nuova entrata, o che sta per entrare; visti i pronunciamenti di maggioranza e opposizione).


A me sembra che l'articolo 50 della Regione Sicilia sia totalmente coerente con il predetto quadro. Non a quanti vogliono recuperare, o togliere a competitività e concorrenza, al mercato, il governo dei beni comuni, ma a questo quadro iper capitalistico.


Anzi, mi sembra faccia peggio.


1) Mette paletti contro l’abrogazione degli ATO (commi 2 e 3). L'ATO, dal 2006 persona giuridica pubblica, con tanto di burocrazia, abbinato alle Spa, persone giuridiche private, con altra burocrazia, ha raddoppiato i costi del servizio. Quando il Servizio Idrico era gestito da Consorzi, quest'ultimo, persona giuridica pubblica, era insieme Ambito e Gestore; quindi con costi infinitamente inferiori. Aziende Speciali e Consorzi con coerenti forme di democrazia partecipativa, sono esattamente quanto contenuto nella Proposta di legge popolare promossa dal Forum e sottoscritta da oltre 400mila cittadini, dalla vostra Proposta di legge regionale per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico deliberata da oltre 140 Consigli Comunali e infine da quanto si vuole con i tre Referendum di cui si sta raccogliendo le firme in tutta Italia.

2) Al comma 4 questo articolo 50 lascia integralmente salva la filosofia liberista, o per la privatizzazione, dell’articolo 23-bis rispetto ai servizi già pubblici e già locali.
3) Richiamando poi, questo comma 4, senza incertezze, il comma 8 lettera e) dell’articolo 23-bis, dal momento che tutti sappiamo che tutti gli affidamenti del SII come di molti altri Servizi comunali provinciali regionali (rifiuti eccetera) a Società a capitale interamente pubblico o misto “non rientrano nei casi di cui alle lettere da a) a d)” del predetto comma o che sono in violazione Trattato Ue rispetto ai principi di libertà di stabilimento, insediamento e concorrenza e quindi “cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010 senza necessità di apposita deliberazione dell’ente affidante”, questo comma 4 crea false aspettative e false speranze ai non pochi Comuni interessati.

Per convincersi di quanto dico al punto 3) sulle irregolari società a capitale interamente pubblico o misto dei nostri comuni province e regioni invito a fare una comparazione degli Statuti di queste Spa e Srl a capitale interamente pubblico o misto, con quanto dice la Corte di giustizia Ue nella sentenza C-573/07 del 10 settembre 2009 rispetto a una richiesta di pronuncia pregiudiziale su una Spa in house italiana. Dovete però leggere, studiare, tutti i punti della Sentenza. Fino alla fine.


Ho sotto gli occhi la bellissima Proposta di legge regionale d’iniziativa popolare (Bozza). E’ di prima che qualche malaccorto politico ci infilasse la Spa. Tornate a quella. Visto che l’hanno approvata 140 Comuni; senza la Spa.


Questi 140 Comuni, e tutti gli altri, se non vogliono ritrovarsi in brache di tela, cioè senza più servizi a cittadini e imprese, è bene che tornino a questa Proposta di legge e che mettano in tutte le loro piazze banchetti per raccogliere firme di tutti i propri cittadini ai 3 Referendum promossi dal Forum dei movimenti per l’acqua bene comune e non merce.


Se c'è un aspetto di quanto costruito fin qui per riprendere quanto perso, cioè il senso dei beni comuni, è l'aver sempre usato con i cittadini un linguaggio chiaro. Un linguaggio chiaro com'è anche la vostra Proposta di legge regionale per la ripubblicizzazione dell'acqua. Guai se avvicinandoci, come ovvio, alla politica dentro le istituzioni, come un Consiglio Regionale, perdiamo questa chiarezza. Peggio se la perdiamo entrando in contraddizione non solo con i cittadini, ma anche con l'Istituzione pubblica più vicina al cittadino, il Comune; in questo caso i 140 Consigli Comunali che hanno deliberato approvando la vostra Proposta di legge popolare.

Non c'è tra gli studiosi chi non sappia dei pericoli per le Autonomie Locali, per i Comuni e per la democrazia, del Centralismo Regionale (verrebbe da chiedere ai Consiglieri della vostra Regione se hanno istituito il Consiglio delle Autonomie Locali di cui all'art. 123 della Costituzione ultimo comma e cosa, nel caso lo avessero istituito, ha detto su questo articolo 50 della loro finanziaria).


Con l'acqua poi, non è possibile scherzare e temere confronti con chi ha espropriato un bene comune che è dell'umanità da millenni. Se si perde l'acqua, se si perde la sua gestione, è un po' perdere anche noi stessi.


Non posso non concludere ricordando due cose:

1) Alberto De Monaco di Aprilia che ripeteva ai numerosi Sindaci del Coordinamento Nazionale dei Comuni per l'acqua pubblica quanto elaborato all'ultimo incontro nazionale di Aprilia; cioè che il movimento o si regge su questi 3 capisaldi o non è: 1) il Cittadino e forme avanzate di democrazia partecipativa, 2) i Comuni, 3) i Lavoratori dei pubblici servizi.
2) L'appello di Riccardo Petrella perché il tema dell'acqua bene comune e non merce si colleghi con l'Europa. Si sta da tutti paventando i rischi di una Europa incentrata solo sul mercato e quasi assente sul sociale. Io penso con Petrella che l'acqua può diventare un fortissimo motivo per lanciare il tema dell'Europa sociale. Anche qui, cara Antonella, che tanto hai fatto per la proposta di legge regionale per la ripubblicizzazione dell'acqua, e cari coraggiosi Sindaci da me sentiti, non servono scorciatoie e linguaggi men che chiari. Se la Regione sbaglia, i Comuni si debbono sentire; o si passa a qualcosa che non ha nulla a che vedere con la democrazia.
Un saluto

7 maggio 2010 Luigi Meconi


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Oggi voglio ricordare: Peppino Impastato
(Cinisi, 5 Gennaio 1948 - Cinisi, 9 Maggio 1978)


Giovane attivista, politico e conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia. Nel 1978 si candida nella lista Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato dalla mafia nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votarono il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio Comunale.