tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente a causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare”.
Questo testo che da settimane circola sul Web, è datato 1° maggio 1945. Scritto da Elsa Morante, dedicato a Benito Mussolini, è pubblicato su Paragone Letteratura.
È un ritratto calzante di un altro personaggio a noi contemporaneo.
In Altre Parole: "A volte ritornano... e noi dobbiamo essere pronti a combatterli"
__________________________________
Oggi voglio ricordare: Vittorio Epifani
Soldato di fanteria, viene ucciso dalla mafia in un conflitto a fuoco, assieme ad altri tre uomini dell'esercito, il 18 gennaio 1946 a San Cataldo di Terrasini (Palermo).
Nessun commento:
Posta un commento