venerdì 11 febbraio 2011

La donna in Italia

Abbiamo tanti concorsi di bellezza per le donne e la donna mediterranea è molto apprezzata dagli uomini, ma solo per la bellezza. La triste realtà del nostro Paese è che la donna è profondamente discriminata: nel lavoro (vedi le assunzioni e il salario) e per quel che riguarda il potere decisionale e la partecipazione (in ambito lavorativo, politico e domestico). Quando parlo di “potere decisionale e partecipazione in ambito domestico”, giusto per fare un esempio, ponetevi la seguente domanda: “In una famiglia italiana chi prende le decisioni più importanti? – ed ancora - Quanto tempo dedica l’uomo, quotidianamente, alla cura della casa e dei figli?”. Potete già immaginare le risposte.

Mentre in Italia si continua a parlare del “Caso Ruby” (non solo in Italia), e poco si riflette e si dibatte sulla mercificazione del corpo della donna, in silenzio la si continua a discriminare quotidianamente. La donna considerata come un oggetto da usare e come un costo da evitare. Credo possa bastare per ritenere tutto ciò una degenerazione ed un fallimento del sistema che abbiamo creato e che continuiamo a proporre come unica via… parlo dell’attribuzione di un valore monetario a tutto ciò che ci circonda, compreso il nostro stesso corpo, e dell’efficienza economica esasperante … anche se, come sentirete e vedrete nell’intera trasmissione di Presa Diretta, delle economiste sostengono che con il superamento della discriminazione del genere femminile, nel mondo del lavoro, l’Italia può aumentare la propria crescita economica. Sia ben chiaro che io sono per il superamento vero, e non illusorio (soubrette al “potere”), della discriminazione della donna a prescindere dal fatto che ciò possa portare un aumento del Pil, perché come sostengono altri studi e ricerche a livello internazionale il Pil è un indicatore che non misura la qualità della vita…

Non aggiungo tante altre parole, ma vi invito a guardare l’intera puntata di Presa Diretta dal titolo “Senza Donna” al seguente Link.

Oppure su YouTube: Link 1, Link 2, Link 3, Link 4, Link 5, Link 6, Link 7, Link 8.

In Altre Parole: “L’Italia non è un Paese per donne… e con pochi amici delle donne…”


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Oggi voglio ricordare: Pietro Cannizzaro e Giuseppe Tesauro

Uccisi dalla mafia, il 30 giugno 1963, con l'esplosione di un auto imbottita di tritolo a Villabate (Palermo).





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