sabato 10 ottobre 2009

NATURAL URBAN PARK(eggio)



Questa mattina (10 ottobre 2009) alle 11.30, come avevo indicato nell'avviso dei post precedenti, mi sono recato presso lo studio del consigliere comunale indipendente (nel senso che non fa riferimento a nessun partito politico, da quando è uscito dal PD) Giovanni Contino. Non ero solo... anche perchè, in realtà, io sono stato invitato a partecipare a questo incontro organizzato dai membri delle due Associazioni Culturali "Il Picchio" e "Alla Luce del Sole" (nello specifico: Andrea M., Manuela C. e Valeria P. per l'Ass. "Il Picchio"; Gianfranco G. per l'Ass. "Alla Luce del Sole")... Non avrei precisato neanche questa cosa (anche perchè fino ad ora vi ho solamente annoiato)... Però, ho fatto questa precisazione per evitare lamentele future... Ma passiamo ai fatti, che credo valgano molto di più... mettetevi comodi e rilassatevi.
Di cosa si è parlato? Semplice... la realizzazione del Parco Naturale Urbano: la "terra di mezzo" che sta tra l'università Kore di Enna (Facoltà di Psicologia) e la chiesa (nuova) di S. Anna. Terra contensa, come vedremo, per altre finalità urbanistiche (in passato, come oggi) che molto si discostano dall'idea progettuale di un Parco Naturale Urbano.
Facciamo un passo indietro nel tempo per ricostruire, più o meno, la storia della zona verde. Nel 1999 quest'area viene proposta per accogliere l'edificazione di un nuovo palazzetto dello sport (6.000 posti a sedere, con finanziamenti del Coni e della Provincia)... da questa disposizione nasce il Comitato per il Parco Urbano, movimento che contrasta l'idea del palazzetto (cemento e asfalto) e soprattutto difende la lingua di terra verde. A questo punto, il progetto del palazzetto verrà destinato in un'altra area (la zona artigianale) e dopo un pò di tempo si perderanno i finanziamenti: del palazzetto c'è rimasto solamente il plastico... però il futuro Parco Urbano è salvo e l'idea del parco, grazie al comitato, comincia a coinvolgere più gente e convincere l'amministrazione comunale. Intorno alla fine del 2003 la "terra di mezzo" cambia destinazione: da Zona F (zona per servizi e attrezzature di uso pubblico) muta in zona destinata al Parco Urbano... quindi, tutto ciò fa pensare che il parco, da lì a breve, diventerà una realtà.
Adesso, mettiamo da parte per un'istante il Parco Urbano per parlare brevemente di un'altra cosa, che risulta importante per capire le dinamiche politiche che si stanno muovendo, in perfetto silenzio (nessun giornale locale ne parla), e che riguardano il futuro Parco Urbano.
Ad Enna Bassa, per intenderci, nella zona del quadrivio, è stato progettato e depositato (tempo fà) dal Comune un progetto di riqualificazione urbana che prevede la realizzazione di una piazza centrale ed altro in questa zona (Zona F). Vi dico questo perchè la scorsa settimana, nell'ultimo consiglio comunale (mercoledì, se non ricordo male), è stato proposto, da un ente privato, un nuovo progetto di riqualificazione urbana: tra le strutture, di questo nuovo progetto, viene previsto niente poco di meno che un grattacielo... il Comune ha preso atto del progetto e lo ha destinato all'ufficio tecnico... Dove sta il problema?...
Premettendo che non si capisce bene quale sia la chiara volontà esecutiva del Comune, visto che aveva già un progetto per la zona e questo nuovo progetto interviene sulla stessa, il problema nasce con il nuovo progetto. Il progetto presentato pochi giorni fà, che vedrebbe la riqualificazione della zona del quadrivio di Enna Bassa con grattacieli e quant'altro, in realtà (attenzione, qui sta il passaggio chiave che riprende il discorso del Parco Naturale Urbano) allarga la sua zona (Zona F) inglobando la "terra di mezzo" del futuro Parco Naturale Urbano. Questa manovra consentirà una maggiore cubatura in tutta l'area (si potranno costruire più strutture: palazzi, eccetera), ma la cosa più grave, che viene prevista da progetto, è la costruzione di un parcheggio interrato nella zona destinata al Parco Naturale Urbano. La realizzazione del parcheggio, seppur interrato, toglierà nei fatti la naturalezza del parco... questo è il problema di fondo. Ci sono anche altre considerazioni da fare, però ho intenzione di farle solamente dopo aver consultato con più accuratezza le carte pubbliche.


In Altre Parole: "Ti sbanco la zona verde, ti costruisco il parcheggio, ti rimetto sul parcheggio un pò di terra e due alberelli... ed eccoti servito il tuo Natural Urban Park(eggio)..."




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