lunedì 8 febbraio 2010


E queste sono le alternative al BerLoscone?




Tecnocrazia, oligarchia o politica illuminata?... In quale Paese vive Vincenzo De Luca?... Dalle sue parole contro Beppe Grillo e Alex Zanotelli, si capta appieno lo smarrimento (o al contrario, il progetto) di una classe politica che non crede al secondo comma dell'Art. 1 della Nostra Costituzione, in quale recita che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". La sua idea di partecipazione attiva si ferma al voto di un candidato nelle tornate elettorali e poi sia fatta la volontà degli oligarchi... perchè per De Luca la cultura e l'informazione (scientifica, tecnica, eccetera) stanno nelle mani dei docenti universitari e dei tecnici, mentre Beppe Grillo è un pagliaccio che alza la voce per attirare un bacino di utenti sconclusionati come lui e Alex Zanotelli è un prete che, invece di andare in giro per il mondo a fare non si capisce bene cosa (perchè De Luca, oltre a non conoscere Alex, ha un'ecoballa al posto della materia grigia), dovrebbe stare buono e fare catechismo in parrocchia. Naturalmente, tornando al comma due dell'Art. 1 della Nostra Costituzione, De Luca non conosce i limiti della legge o comunque se ne frega (un po' come fanno quasi tutti i suoi prototipi). Così, nel 2008, De Luca ed altri 46 imputati ricevono un rinvio a giudizio (uno dei tanti passi del processo).
Ma cosa avrà mai fatto De Luca?... Gli vengono attribuiti i reati di associazione a delinquere e concussione. Giusto per intenderci, la concussione è il più grave dei reati contro la pubblica amministrazione e consiste nel farsi dare o nel farsi promettere denaro o un altro vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione (di pubblico ufficiale).


In Altre Parole: "Vincenzo De Luca è il candidato ideale, del Partito Democratico, per la Regione Campania... L'unica nota stonata in tutto ciò è il sostegno dell'Italia dei Valori..."


________________________________________

Oggi voglio ricordare: Giuseppe e Vito Cassarà


Uccisi dalla mafia nel 1921







1 commento:

  1. MAGARI si facesse sempre rumore...ci manca pure la melma del PD in una campania già devastata.Dovrebbero esserci 60 milioni di saltimbanchi che si indignano,invece siamo sempre i soliti.

    Faber

    RispondiElimina