E queste sono le alternative al BerLoscone?
Tecnocrazia, oligarchia o politica illuminata?... In quale Paese vive Vincenzo De Luca?... Dalle sue parole contro Beppe Grillo e Alex Zanotelli, si capta appieno lo smarrimento (o al contrario, il progetto) di una classe politica che non crede al secondo comma dell'Art. 1 della Nostra Costituzione, in quale recita che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". La sua idea di partecipazione attiva si ferma al voto di un candidato nelle tornate elettorali e poi sia fatta la volontà degli oligarchi... perchè per De Luca la cultura e l'informazione (scientifica, tecnica, eccetera) stanno nelle mani dei docenti universitari e dei tecnici, mentre Beppe Grillo è un pagliaccio che alza la voce per attirare un bacino di utenti sconclusionati come lui e Alex Zanotelli è un prete che, invece di andare in giro per il mondo a fare non si capisce bene cosa (perchè De Luca, oltre a non conoscere Alex, ha un'ecoballa al posto della materia grigia), dovrebbe stare buono e fare catechismo in parrocchia. Naturalmente, tornando al comma due dell'Art. 1 della Nostra Costituzione, De Luca non conosce i limiti della legge o comunque se ne frega (un po' come fanno quasi tutti i suoi prototipi). Così, nel 2008, De Luca ed altri 46 imputati ricevono un rinvio a giudizio (uno dei tanti passi del processo).
Ma cosa avrà mai fatto De Luca?... Gli vengono attribuiti i reati di associazione a delinquere e concussione. Giusto per intenderci, la concussione è il più grave dei reati contro la pubblica amministrazione e consiste nel farsi dare o nel farsi promettere denaro o un altro vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione (di pubblico ufficiale).
In Altre Parole: "Vincenzo De Luca è il candidato ideale, del Partito Democratico, per la Regione Campania... L'unica nota stonata in tutto ciò è il sostegno dell'Italia dei Valori..."
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Oggi voglio ricordare: Giuseppe e Vito Cassarà
Uccisi dalla mafia nel 1921
Oggi voglio ricordare: Giuseppe e Vito Cassarà
Uccisi dalla mafia nel 1921
MAGARI si facesse sempre rumore...ci manca pure la melma del PD in una campania già devastata.Dovrebbero esserci 60 milioni di saltimbanchi che si indignano,invece siamo sempre i soliti.
RispondiEliminaFaber