venerdì 19 agosto 2011

La libertà dei poveri

“La borsa valori in rialzo. Alto rischio recessione. I listini cercano di ripartire dopo l’avvio nel panico e il tonfo asiatico”. Chiaro no? Comprare e vendere. Fiducia e valutazioni. Creditori e debitori. E dentro ci siamo anche noi. Anche noi che abbiamo avuto il privilegio e la perseveranza di leggere un bel po’ di libri in più rispetto al panettiere ed al barista in fondo alla piazza. Libri che teorizzano modelli economici efficienti, dal profitto assicurato e con sporadici fallimenti del mercato, dove la donna e l’uomo non esistono, ma esistono solo: produttori, acquirenti e consumatori. Ma rispetto al panettiere ed al barista, anche se alla fine il meccanismo quello vero, “la mano invisibile” diceva qualcuno, lo conosciamo poco anche noi, insomma rispetto alla gente della strada, alle chiacchiere da bar, sappiamo che questa è una fase del gioco. Sappiamo anche che le regole del gioco non sta a noi deciderle (il popolo è sovrano!), ma che si accettano perché “se giochi bene e ci sai fare, allora stai meglio di sicuro!” e gli altri, attorno a te, che non sono bravi, non hanno gli affari nel sangue, non vogliono o non sanno truffare, insomma sono onesti o pessimi disonesti, hanno comunque una cosa che li accomuna: le pezze al culo. Il gioco è questo, c’è chi vince e c’è chi perde, non abbiamo deciso noi le regole (il popolo è sovrano!) se non vuoi giocare con queste regole sei libero di morire di fame, di sete e pieno zeppo di malattie. L’importante è che non ti prendi la libertà di ribellarti. La violenza genera violenza. Anche se c’è violenza e violenza. C’è quella di origine controllata e certificata contro quella dell’orto fatta in casa. Fino a quando la Violenza Doc vince sulla Violenza casareccia la maggioranza vince, quindi siamo in democrazia, quindi il popolo è sovrano! E chi si ribella alla Violenza Doc va educato, indottrinato e recuperato, in una cella 3X2 assieme ad altri allievi. C’è solo un corso, anche se gli allievi hanno effettuato percorsi differenti. Un unico corso, in piccole aule. Giorni, mesi, anni di lezioni, per imparare che se giochi seguendo le regole può andarti bene o male, ma comunque potrai prenderti la libertà di calpestare più di 6 metri quadrati.

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