giovedì 12 marzo 2009

Le Grandi Opere

Il Ponte di Messina rappresenta il millenario desiderio di avvicinare la Sicilia al resto d'Italia.
Le origini di questo progetto si perdono nella notte dei tempi tra antiche cronache e favola.

Sono celebri i molteplicii tentativi dei Romani di costruire ponti di barche per l'attraversamento degli eserciti durante le guerre puniche.
Persino l'imperatore Carlo Magno (il primo, dopo gli antichi romani, a sognare un Europa Unita) nel IX secolo giunto in Calabria, notando quanto le due sponde fossero vicine decise di realizzare una sequenza di ponti sul mare.

Ruggero II
(Re di Sicilia dal 1140) fece compiere delle esplorazioni nello Stretto per studiare le correnti e la fattibilità di un ponte tra le due rive.

Insomma...
Come si fa a rinunciare al
Ponte di Messina: con la sua campata unica sarà il più grande del mondo, misurerà 3300 m da pilone a pilone, quindi molto più lungo dell'Akashi Kayko giapponese (1991 m, terminato nel 1999) e del Gran Belt Est, collegamento che unisce la Danimarca alla Svezia (1624 m, terminato nel 1998).
L'impalcato del Ponte di Messina sarà realizzato in acciaio e sarà composto da 3 cassoni indipendenti, sarà largo 60 m e conterrà in tutto 6 corsie autostradali (3 per senso di marcia) e 4 corsie ferroviarie che possono consentire il transito di 140.000 automezzi e 200 treni al giorno. Il sistema di sospensione della trave sarà costituito da 4 enormi cavi del diametro di circa 1,24 m, disposti su due coppie a una distanza di 52 m che saranno lunghi
ciascuno 5.300 m e partiranno da due ancoraggi (in Sicilia e in Calabria) su due torri alte 376 m l'una (più dell'Empire State Building di New York).


Io (con molta modestia) avrei altre priorità, per esempio:


1. La costruzione , il completamento di tutte le infrastrutture viarie delle due regioni: autostrade, superstrade, tangenziali, già più volte programmate e ravvisate indispensabili;

2. Completamento e messa in esercizio delle dighe e degli invasi mai utilizzati;

3. Costruzione e completamento delle canalizzazioni e degli acquedotti per la distribuzione dell’acqua nelle campagne e nelle città;

4. Costruzioni nelle due regioni di dissalatori nelle località dove è più pressante la penuria dell’acqua;

5. Costruzione nelle Isole degli arcipelaghi siciliani di eliporti per i casi di emergenza e di isolamento per le condizioni meteo marine;

6. Investire su l’energia eolica e solare a beneficio dell’economia e dell’ambiente, ecc;

7. Realizzare e completare nelle due regioni la distribuzione delle linee a banda larga.
In quale modo si possono attivare servizi già operativi nel resto d’Italia ed in tutte le nazioni europee quali: l’e.commerce, l’e.learning, l’e.democracy, se mancano queste infrastrutture di rete??

Ed altro ancora...

In altre parole: facciamo altro, grazie...




Le grandi opere ad Enna

Giusto per non dimenticare la mia piccola e cara città...
Anche qui da noi si studiano e si progettano, tra solidarietà e baciamani, le opere che miglioreranno la nostra connessione con l'Oriente (vedi Aeroporto Intercontinentale ad Enna ) e con il divario di altitudine tra Enna Alta ed Enna Bassa (vedi Scala Mobile)...
Anche qui abbiamo Grandi priorità...
D'altronde, per una grande città che si rispetti queste sono i fondamentali...
Le buche per strada, la voraggine accanto al campo di atletica in costruzione, ecc... Sono piccole opere, quindi...

Per le Grandi Opere, serve un grande uomo: Big Cap...


Nessun commento:

Posta un commento