sabato 19 settembre 2009

UNA DOMANDA



Preparativi dei funerali di Stato, per i sei militari morti sul lavoro all'estero; poche parole e rimedi per i morti sul lavoro in patria.
Un ministro tascabile che spara sulla sinistra "cattiva" (quindi a vuoto), mentre incensa la sinistra "per bene" (che personalmente non conosco), e svela ipotesi di colpi di Stato per mano della sinistra "cattiva": scesa in Piazza della Repubblica a Roma, venerdì pomeriggio, realizzando la prima parata fino in via Nazionale sotto l'abile e meschino travestimento da Ronde Nere.
Si ripete il prodigio di San Gennaro e Antonio Bassolino bacia l'ampolla, pregando il Santo per un altro miracolo: l'evaporazione celeste della monnezza (alternativa valida alla combustione).
A Roma danno fuoco alla porta di una discoteca perchè è frequentata da gay, mentre in Sicilia usano la stessa tecnica per le intimidazioni nei confronti di negozianti che si rifiutano di pagare il pizzo.

Aumentano i precari, i cassaintegrati ed i disoccupati, ma nessuno ne parla abbastanza e soprattutto non sono previsti interventi Statali che rispettino l'Art. 1 della Costituzione Italiana: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro".
E allora a Sora in Provincia di Frosinone (Lazio), un uomo di 49 anni, laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un'occupazione da muratore, si è tolto la vita dopo esser stato licenziato...

Una domanda:"Perchè siamo in Afghanistan?"


In Altre Parole: "Facciamo meno i conquistatori armati in terre straniere ed occupiamoci del lavoro di chi sta in Italia (da Nord a Sud e per italiani e stranieri)".


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